La Comunione dei beni tra coniugi: Tutto quello che c’è da sapere
Il regime patrimoniale di comunione dei beni e la sua alternativa, la separazione dei beni, influenzano profondamente la gestione dei beni e dei risparmi in un matrimonio. La scelta tra comunione e separazione dei beni ha conseguenze legali ed economiche di cui è fondamentale essere consapevoli. In questo articolo, esploreremo le domande più frequenti su entrambi i regimi, fornendo una guida completa.
Cos’è la Comunione dei Beni nel Matrimonio
La comunione dei beni è un regime patrimoniale, regolato dal diritto di famiglia italiano, che prevede la condivisione di tutti i beni acquisiti dai coniugi durante il matrimonio, indipendentemente da chi abbia effettuato l’acquisto o l’investimento.
Questa opzione è automaticamente in vigore se i coniugi non scelgono un regime diverso.
Comunione legale: cosa significa
Il termine “comunione legale” si riferisce al regime patrimoniale predefinito secondo il Codice Civile italiano per chi si sposa senza fare una scelta diversa. Secondo la legge sulla comunione dei beni, questo regime entra in vigore automaticamente per tutte le coppie sposate a partire dal 1975, anno in cui il diritto di famiglia è stato riformato.
Prima di questa data, infatti, il regime standard era quello della separazione dei beni.
Quando i risparmi di un coniuge possono essere esclusi dalla comunione legale
I beni personali, come risparmi e proprietà acquisiti prima del matrimonio, non rientrano nella comunione legale. Inoltre, i beni ricevuti per donazione o per eredità durante il matrimonio rimangono proprietà personale, a meno che i coniugi non abbiano stabilito diversamente.
Quali Beni Rientrano nella Comunione dei Beni
In generale, rientrano nella comunione dei beni:
- I beni acquistati da ciascun coniuge durante il matrimonio.
- Gli utili derivanti dall’attività di impresa svolta da uno dei coniugi, qualora l’impresa sia iniziata dopo il matrimonio.
- I risparmi accumulati congiuntamente dai coniugi durante il matrimonio.
Tuttavia, sono esclusi dalla comunione legale alcuni beni specifici, tra cui:
- beni acquisiti prima del matrimonio.
- donazioni e lasciti ereditari ricevuti personalmente.
- oggetti strettamente personali o strumentali alla professione (strumenti di lavoro, attrezzature professionali).
Differenza tra comunione dei beni e separazione dei beni
La comunione dei beni comporta che i coniugi abbiano diritti comuni su tutti i beni acquistati durante il matrimonio, creando una sorta di “patrimonio comune”. In caso di separazione, i beni saranno divisi equamente tra i due.
La separazione dei beni, invece, permette a ciascun coniuge di mantenere la proprietà esclusiva di ciò che acquista o guadagna personalmente durante il matrimonio. I beni acquistati da ciascun coniuge restano di sua proprietà e non si condividono automaticamente.
Come scegliere tra comunione e separazione dei beni
La scelta può essere effettuata in sede di matrimonio, al momento della firma in Comune, oppure in un secondo momento tramite un atto notarile. È una decisione che dovrebbe tenere conto di aspetti patrimoniali, professionali e delle preferenze personali di entrambi i coniugi.
Quali sono i diritti della moglie in comunione dei beni
In regime di comunione dei beni, entrambi i coniugi (sia il marito che la moglie) godono di diritti paritari. La moglie, quindi, è titolare di una quota di tutti i beni in comunione. Questo diritto è valido anche in caso di scioglimento del matrimonio, assicurandole una tutela economica.
Quali sono i diritti della moglie in separazione dei beni
In separazione dei beni, la moglie conserva la proprietà esclusiva dei beni acquistati autonomamente. In caso di divorzio o separazione, ciascun coniuge mantiene i propri beni, senza che siano divisi con l’altro.
Comunione e separazione dei beni: successione ed eredità
La comunione dei beni e la separazione dei beni hanno effetti diversi anche in tema di eredità:
- In comunione dei beni: alla morte di uno dei coniugi, l’altro eredita il 50% dei beni comuni e, in aggiunta, partecipa all’eredità sul restante patrimonio del defunto, inclusi i beni personali del coniuge deceduto.
- In separazione dei beni: il coniuge superstite eredita solo in base alla quota prevista dal testamento o dalla legge e non ha diritto di prelievo sui beni personali dell’altro.
Ad esempio, se un coniuge ha acquistato una casa prima del matrimonio in separazione dei beni, alla sua morte il coniuge superstite erediterà la quota di legge come erede, ma non avrà diritto al 50% della proprietà.
La Comunione differita e la comunione ordinaria
Esistono alcuni regimi specifici:
- Comunione legale differita: i beni accumulati dai coniugi durante il matrimonio restano separati fino a uno specifico evento, come la morte di uno dei coniugi o la separazione legale. Solo in quel momento i beni diventano comuni.
- Comunione ordinaria: riguarda situazioni specifiche in cui due o più persone, tra cui i coniugi, possiedono congiuntamente beni indipendentemente dal regime patrimoniale.
Scioglimento della comunione dei beni
La comunione dei beni si scioglie:
- Con la separazione legale o il divorzio.
- Con la morte di uno dei coniugi.
- Con un atto di separazione dei beni redatto da un notaio.
Come si dividono i beni
Quando la comunione dei beni si scioglie, i beni vengono divisi equamente tra i coniugi. Se il patrimonio comprende immobili, conti bancari o beni di valore, sarà necessario un accordo per determinare la suddivisione.
Come sapere il regime patrimoniale dei coniugi
Per conoscere il regime patrimoniale dei coniugi, basta consultare il certificato di matrimonio. I notai e gli avvocati possono accedere a documenti ufficiali per verificare la presenza della comunione legale o della separazione dei beni.
Come cambiare il regime patrimoniale
Se dopo il matrimonio si desidera passare dalla comunione alla separazione dei beni (o viceversa), occorre rivolgersi a un notaio per redigere un atto pubblico, con il consenso di entrambi i coniugi.
Vantaggi e svantaggi della comunione e separazione dei beni
Vantaggi della comunione dei beni:
- Protegge economicamente il coniuge con meno risorse.
- Agevola la condivisione delle risorse.
Svantaggi della comunione dei beni:
- Coinvolge entrambi i coniugi nelle responsabilità economiche dell’altro.
- In caso di debiti di uno dei due, il patrimonio comune può essere intaccato.
Vantaggi della separazione dei beni:
- Mantiene distinti i patrimoni dei coniugi.
- Offre maggiore protezione in caso di debiti personali.
Svantaggi della separazione dei beni:
- Non garantisce protezione economica al coniuge con minori risorse.
- Non consente la suddivisione automatica del patrimonio alla fine del matrimonio.
Conclusioni
Scegliere tra comunione dei beni e separazione dei beni è una decisione importante che influenza la gestione del patrimonio familiare e la sicurezza economica dei coniugi. La comunione legale resta l’opzione predefinita nel diritto italiano, ma la separazione dei beni può essere più conveniente per alcune coppie, specie in caso di attività economiche indipendenti o di rischio patrimoniale.
È consigliabile consultare un avvocato o un notaio per una consulenza personalizzata, soprattutto prima di compiere scelte definitive, in modo da scegliere il regime patrimoniale più adatto alla propria situazione e ai propri obiettivi.